Dal 1 maggio 2022 è in vigore una norma che prevede l’obbligo per i condizionatori presenti negli edifici pubblici di non superare determinati limiti di temperatura.
Inserita nel decreto Bollette, questa norma fa parte di un più ampio piano di salvaguardia che il governo ha avviato per fronteggiare la crisi energetica derivante dal conflitto tra Russia e Ucraina. L’obiettivo è chiaramente quello di ridurre i consumi e contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale.
I condizionatori devono essere impostati sotto i 27°, con una tolleranza massima di due gradi, quindi 25°. La norma durerà fino al 31 marzo 2023, quindi sono previsti dei limiti anche per l’inverno: gli uffici non potranno essere riscaldati oltre i 19° (con due gradi di tolleranza, quindi 21°). Per chi non rispetta la normativa sono previste sanzioni. Il controllo verrà effettuato dagli ispettori.
La normativa viene applicata in tutti gli edifici pubblici e della Pubblica Amministrazione, vale a dire negli uffici dei ministeri, negli enti locali e nelle scuole. Restano esclusi invece ospedali, cliniche e case di cura per anziani, limitatamente alle zone di degenza o trattamento degli ospiti. La normativa inoltre non riguarda le abitazioni private.
Anche se i limiti non riguardano i privati, per risparmiare sulla bolletta e tutelare l’ambiente, è importante contenere il consumo di energia, soprattutto nel periodo estivo durante il quale la richiesta è maggiore.
Ecco quindi alcuni consigli pratici:
Con queste accortezze si potrà beneficiare di una riduzione dei consumi (e dell’importo della bolletta) e impattare meno sull’ambiente.
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